Il caldo continua a imperversare, e lo so. Io ho tentato di resistere senza accendere il forno. Ci ho provato davvero. Ma era una situazione snervante! Perciò, la mia astuta Madre ha avuto la meravigliosa idea di spostare il fornetto in cantina... E detto fatto! Libero accesso all'elettrodomestico del cuore e cucina fresca garantita!
Dopo questa toccante manifestazione di affetto genitoriale, non potevo che sdebitarmi cuocendole un dolcetto ;-)
Ebbene, voi non ce l'avete una mamma o un babbo a cui piace portarsi da casa la merenda in ufficio? Io si... E allora ho preparato queste piccole torte, perché volevo provare la ricetta della classica Madeira cake. Vi dirò... è buona! Proprio una di quelle cose dall'aspetto semplice che quando le mangi ti fanno sentire bene.
Io poi ho usato uno di quei trucchi-vecchi-come-il-mondo: si taglia la calotta, ci si fa un buco con una formina da biscotti. Si spalma marmellata (fragola! homemade!) sul dolcetto e, rimesso il coperchio, se ne aggiunge ancora nel foro.
Procedimento che ovviamente NON va fatto su quelle tortine che inevitabilmente finiranno nel vostro freezer! Certo, perché già che vi occupate della merenda della vostra mamma, non gliela volete fare una scorta per tutta la settimana?!
La ricetta della torta Madeira
Ingredienti:
- 100 g di burro ammorbidito
- 100 g di zucchero
- 225 g di farina
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- 1 cucchiaino di cremor tartaro
- un pizzico di sale
- 4 uova leggermente sbattute
- 1 cucchiaino di succo di limone
- 1 cucchiaino di scorza di limone
Sbattere il burro e lo zucchero fino a renderli spumosi. Setacciare insieme la farina, il bicarbonato, il cremor tartaro e il sale. Setacciare un terzo degli ingredienti secchi sopra al composto di burro e zucchero e incorporarli bene. Incorporare un terzo dell'uovo e metà del succo e scorza di limone. Aggiungere i rimanenti ingredienti in altre due volte, amalgamando bene dopo ogni aggiunta per ottenere un impasto liscio e cremoso.
Versare il composto in stampini piccoli (per me rotondi) imburrati e infarinati e cuocere a 170° finché i dolci non sono ben lievitati, dorati e non si staccano leggermente dallo stampo.
Adesso è la volta del trucco-vecchio-come-il-mondo moment...
Fatto il misfatto potete infilare sulla sommità del vostro capolavoro un fruttino essiccato che richiami la confettura. Cosa che io non ho fatto perché la fragolina secca non ce l'avevo. Così, ho messo un lampone...