giovedì 28 giugno 2012

Effetti collaterali

Nota veloce di avvertimento a tutti voi: mai, dico MAI provate a mangiare 9 enormi fette di torta in un giorno. Per quanto possa essere buona e cioccolatosa, non lo fate. Ve ne prego. Io sono praticamente in shock iperglicemico e mi sto amaramente pentendo della mia ingordigia... Insomma, come si dice? Cuoco avvisato...

Sour cream breakfast buns

Ecco dei cosini con un'aria tanto innocente da riuscire quasi a dissimulare la loro natura diabolica, ehm volevo dire calorica... si tratta di dolcetti per la colazione tipicamente americani, infatti io ho trovato la ricetta dei breakfast buns in un libro stupendo, "The complete Magnolia Bakery cookbook", che è scritto proprio dalle fondatrici di una delle bakeries più celebri di New York. Il libro è delizioso, le ricette sembrano tutte davvero intriganti, anche se le misure in cups e giù di lì mi innervosiscono sempre un po' perchè guardando una ricetta non riesco a rendermi subito conto delle quantità degli ingredienti... nel senso che magari vedendo una preparazione che prevede "4 tazze" di burro posso insospettirmi, ma niente di più, è solo quando vado a fare la conversione con la tabella in fondo al libro che inorridisco e sento i capelli rizzarsi in testa apprendendo con sgomento che 4 tazze equivalgono a mezzo chilo (e credete, io il burro lo adoro, lo mangio a cucchiai, ma mezzo chilo per 12 barrette è un po' troppo anche per me... il che mi porta a una seconda considerazione, ovvero "ma guarda te, senti senti, ecco perchè gli americani sono grassi"). Comunque, il senso della digressione è questo: io le ricette americane le modifico sempre un pochino, anche quando seguo quelle di un libro, per il semplice fatto che mi fa una fatica immane fare le dosi degli ingredienti con i misurini dell'ikea, e mi fa ancor più fatica fare le conversioni in grammi, che poi non vengono nemmeno precise... la verità è che sono una persona tremendamente pigra! In ogni caso, questi amabili buns hanno subito una variazione nel fatto che ho diminuito leggermente la dose di burro e aumentato quella della panna, che fra l'altro non era affatto panna acida come vanta il titolo della ricetta, ma normalissima panna da montare con un'aggiunta di succo di limone, della serie "ma sì, arrangiamoci". Ovviamente se trovate la panna acida è molto meglio usare quella, perchè ha una consistenza diversa! Inoltre ho aggiunto a una parte dei dolci una cucchiaiata di di crema di marroni al centro, che poi ho mescolato leggermente con la lama di un coltello, mentre quelli in foto li ho arricchiti con dei canditi, anche se ripensandoci avrei fatto meglio a usare le scorze di arancia candite fatte a mano che mi guardano tristi e inutilizzate da un barattolo in dispensa. Ho invece omesso il topping con noci pecan e cannella, sia perchè non amo le noci pecan (anche se adoro la cannella), sia perchè la ricetta mi sembrava già buona così... insomma, godetevi queste delizie a stelle e strisce, che male non vi fanno ;-)


La ricetta dei sour cream breakfast buns

  • 375 g di farina semintegrale
  • un cucchiaino di lievito per dolci
  • un cucchiaino di bicarbonato
  • 160 g di burro a temperatura ambiente
  • 300 g di zucchero di canna
  • 3 uova grandi a temperatura ambiente
  • un cucchiaino di estratto di vaniglia, o i semi di una bacca di vaniglia raschiati con un coltello
  • 450 ml di panna mescolata col succo di mezzo limone
Setacciare in una ciotola la farina, il lievito e il bicarbonato. In un'altro recipiente lavorare a crema lo zucchero con il burro finché il composto non è chiaro e soffice; aggiungere le uova una per volta, mescolando bene dopo ciascuna aggiunta; incorporare l'estratto di vaniglia (se ne può anche raddoppiare la dose) e gli ingredienti secchi, e infine la panna inacidita. Versare il tutto negli stampini da muffin imburrati e infarinati, NON nei pirottini di carta: si ottengono circa 18 buns. Infornare a 180° per 25 minuti. 
Nota: A questa ricetta base si possono fare diversi tipi di aggiunte, oltre a quelle che ho menzionato prima: ci vedrei molto bene anche dei fiocchi d'avena, delle ciliegie disidratate o candite, dei pinoli tostati o, ancor meglio, mirtilli o fragoline di bosco (o entrambi). Oppure, per un treat meno calorico ma ugualmente buono, basta restare sulle spezie: cannella, ovviamente, ma posso suggerire anche la curcuma e il cardamomo? Tocca a voi, lavorate di fantasia!

martedì 26 giugno 2012

L'umile cake ai lamponi

Questa volta mi è venuto fuori un dolce insicuro, con crisi di identità: non sa se é un cake o un biscotto. L'intenzione era quella di preparare un plum-cake con la farina di mais bianco che stava per spirare miseramente nella dispensa, ma il risultato è stato un po' diverso dalle mie aspettative, infatti dal forno è uscito una specie di shortbread gigante e leggermente  lievitato, più che una torta vera e propria... non so, forse la farina di mais era in percentuale troppo alta, forse il lievito era troppo poco, fatto sta che il risultato mi è piaciuto tantissimo. Pensando che fosse troppo poco umido da mangiare in solitario ho approntato una crema pasticcera al lampone (di cui vi parlerò più avanti) per accompagnarlo, poi però all'assaggio ho trovato sia il sapore che la consistenza talmente deliziosi da poter omettere quest'aggiunta! La preparazione è velocissima, e al posto dei lamponi voglio provare a usare anche le fragoline di bosco e il ribes rosso... A proposito, ne ho preparato un'altra mandata omettendo il lievito e adesso me la tengo nel freezer come scorta, così quando ne ho voglia posso scongelare l'impasto, formare delle palline e cuocerlo sotto forma di biscotti, o anche usarlo come base per il cheesecake... ecco il pregio delle ricette ibride :-D



La ricetta del cake ai lamponi


  • 200 g di farina di mais bianco
  • 100 g di farina semintegrale
  • 60 g di zucchero di canna grezzo
  • 150 g di burro a temperatura ambiente
  • una vaschetta di lamponi
  • 1 uovo grande
  • 2 cucchiaini rasi di lievito per dolci (da omettere se volete l'impasto multiuso per cookies & co.)
Miscelare le due farine setacciate insieme al lievito e lo zucchero in una grossa ciotola, aggiungere il burro a pezzetti e amalgamarlo sbriciolandolo come per la frolla, poi incorporare anche l'uovo. Si otterrà un impasto bello denso: schiacciarne un terzo all'interno di uno stampo da plum-cake rivestito di carta da forno, ricoprirlo con quasi tutti i lamponi, tenendone da parte una decina, poi mettere i restanti 2 terzi della pasta in modo da coprire bene i frutti (come si vede dalla foto a me non è riuscito tanto bene) e completare con gli altri frutti. Cuocere nel forno a 160° per 40-50 minuti, o finchè non è leggermente dorato. Lasciar raffreddare il cake sulla griglia da pasticcere e mangiarlo freddo o appena tiepido.

lunedì 25 giugno 2012

Cinnamon rolls, ovvero la colazione perfetta

Ho sviluppato un mio pensiero su come dovrebbe essere la colazione ideale: un momento meditato, da protrarre il più a lungo possibile, la domenica anche per un'ora...mangiando cosa? Un dolcino godurioso ma non sofisticato, burroso ma non stucchevole, che si presti a interpretazioni estemporanee: spalmato con un velo (o un bel po') di marmellata homemade, spezzettato nella cioccolata calda, inzuppato nel tè (verde earl grey per me,grazie) o semplicemente così, nature. 
I cinnamon rolls si sono rivelati un'ottima opzione: era la prima volta che li facevo, ed ero scettica perchè a me non piacciono i dolci troppo...beh, dolci, e vedendo che la cannella del ripieno era veicolata solo da zucchero avevo paura che lo fossero troppo; invece mi hanno sorpresa, la dolcezza è ben calibrata e contrasta divinamente col sapore particolare che il lievito di birra conferisce all'impasto. Insomma, sono deliziosi. Una ricettina da brunch pigro della domenica, o da tutti i giorni che si vogliono iniziare col sorriso :-)



La ricetta dei Cinnamon Rolls


Per l'impasto
  • 500 g di farina 00
  • una bustina di lievito di birra disidratato (7 g)
  • due cucchiai di zucchero semolato o di canna
  • 70 g di burro, fuso e fatto raffreddare
  • 1 uovo a temperatura ambiente, leggermente sbattuto
  • latte tiepido (quantità a occhio)
  • un pizzico di sale
Per il ripieno alla cannella
  • 130 g di zucchero di canna
  • 2 cucchiaini di cannella
Versare in una grossa ciotola la farina setacciata insieme al lievito e lo zucchero, mescolare e aggiungere burro fuso e uovo; amalgamare bene il composto con un cucchiaio di legno. A questo punto bisogna vedere quanto latte tiepido è necessario per ottenere un impasto liscio e morbido, quindi è importante aggiungerlo poco alla volta: a me ne sono serviti circa 300 ml.
Quando l'impasto è ben omogeneo, lavorarlo sulla spianatoia di legno per almeno dieci minuti, poi rimettere la palla nella ciotola, coprirla con un telo e lasciarla lievitare fino al raddoppiamento del suo volume, circa 1 ora e mezza, 2 ore.
Successivamente porre la pasta sul piano infarinato e stenderla formando un quadrato alto un centimetro, sul quale va distribuito lo zucchero precedentemente mischiato alla cannella, lasciando un piccolo bordo; arrotolare sigillando il lato con acqua e tagliare dal rotolo delle fette alte 2 cm con un coltello molto affilato. Disporre i dischi su una teglia foderata di carta da forno e lasciar lievitare nuovamente per un'altra ora.
Infornare a 180° fino ad doratura e far raffreddare su una griglia.
Volendo si può preparare una glassa semplice con zucchero a velo e acqua o succo di limone per decorare i rolls, ma io ho preferito non farla.


domenica 24 giugno 2012

Di esami e rotoli al lampone




Settimana intensissima. Dopo le prime due prove dell'esame di maturità (tema di italiano, ovviamente, più greco), domani mi aspetta la terza prova... però non potevo non scrivere un post, anche perché in casa mia il ciclo di produzione e conseguente  rapido divoramento di dolci non si è certo fermato, anzi... Con la scusa che cucinare mi rilassa devo aver sfornato perlomeno una decina di creature, solo che a nessuna di loro è stato permesso di durare abbastanza da essere fotografata e postata! Così è la vita, e se son famelica non è certo colpa mia :-)
Comunque, finalmente ieri mi sono cimentata in una ricetta che non avevo mai provato a fare da sola, preferendo delegarla alle mani esperte di Madre: il rotolo dolce! So che sembrerà una cosa banale, ma ho sempre nutrito un timore reverenziale per quel procedimento che trasforma un rettangolino triste di pan di spagna in una delizia arrotolata e buonissima: a dir la verità,in effetti, anche stavolta son stata furba e ho arruolato la mia manovale per il maneggiamento e assemblamento dell'insieme...però il biscotto e la crema li ho preparati io, giuro!!! La cosa sorprendente è che questo rotolo è riuscito a durare dal pranzo di ieri alla colazione di stamani, e così ho tagliato tre fettine dal pezzo superstite, le ho fotografate velocemente prima di mangiarmi il tutto e... voilà post!
Il risultato di questo esperimento non proprio indipendente é stato un dolcino buonissimo e anche carino da vedere, con un esterno un po' più scuro del solito a causa dell'utilizzo di zucchero di canna e dell'aggiunta di farina di marroni, e un interno rosa confetto a base di mascarpone e lamponi schiacciati. 


La ricetta del Rotolo ai lamponi


Per il pan di Spagna
  • 4 uova
  • 120 g di zucchero di canna grezzo
  • 60 g di farina semi integrale
  • 50 g di farina di marroni
  • 1 pizzico di sale
Per la crema                                                 
  • 250 g di mascarpone
  • 30 g di zucchero
  • 300 g di lamponi (due vaschette)
Preparare il pan di Spagna. Separare gli albumi dai tuorli e sbattere questi ultimi con lo zucchero fino a che il composto è spumoso e molto chiaro; aggiungere le due farine (setacciate) in almeno 2 o 3 tempi. Se l'impasto risulta troppo duro aggiungere un goccio di latte. In una ciotola più piccola e pulitissima montare a neve ferma gli albumi tenuti da parte con il pizzico di sale, e poi incorporarli e in 2 tempi al composto, con movimenti delicati dal basso verso l'alto (e possibilmente con una frustina, non un leccapentole come faccio a volte io)
Versare la preparazione in una teglia rettangolare coi bordi bassi e piuttosto grande rivestita con carta forno e cuocere a 180° per 10-12 minuti. Se premendolo con un dito non rimane alcuna impronta, il dolce è pronto, altrimenti prolungare la cottura fino a un max di 15 minuti.
Per arrotolarlo so che ci sono altri metodi, ma in casa mia si fa così: si stacca delicatamente il dolce dalla carta e lo si mette su un canovaccio pulito cosparso abbondantemente di zucchero semolato, e poi si arrotola come se nulla fosse :-)
Mentre il pan di Spagna si raffredda nel suo telo, preparare la crema schiacciando i lamponi insieme al mascarpone, e magari tenendo da parte una quindicina di frutti interi. Quando il pan di Spagna è ben freddo, srotolarlo e farcirlo lasciando un piccolo margine ai bordi e allineando i lamponi interi all'estremità del dolce. Avvolgere il rotolo nella pellicola e lasciarlo in frigo per almeno 2-3 ore, meglio ancora per tutta la notte.

Note: Per un dolce meno calorico (ma non tanto) si può sostituire il mascarpone con la panna, da montare prima di aggiungere i lamponi. La farina di marroni non dà un sapore dominante, ma solo un lieve gusto dolciastro che mitiga un po' l'asprezza dei frutti; si può omettere a favore della farina normale, aumentandone la dose a 60 g.

P.s: L'esperimento del risolatte con il Venere è stato abbastanza un successo! Consiglio assolutamente questo tipo di riso per i dolci, basta solo lasciarlo cuocere parecchio, almeno un'ora... il vantaggio è che per via del colore sembra di mangiare una prelibatezza al cioccolato, così l'occhio è appagato e la linea anche!



domenica 17 giugno 2012

Le mie massime

Qualche tempo fa stavo curiosando tra le bancarelle del mercatino di Piazza Santo Spirito, a Firenze. C'era uno di quelli stand adorabili, che vendono vecchi poster di tutti i tipi; uno di quegli stand dove non c'è niente che possa servirti, ma dove tu, inguaribile amante delle cose vintage e giusto un pelino kitsch(in senso buono...), vorresti comunque spendere fino all'ultimo centesimino che possiedi... Lì ho trovato due meravigliosi poster pubblicitari con su disegnati tantissimi tipi di dolcetti (yum) e gli ingredienti base della pasticceria, e una frase che mi ha folgorata: "Chi mangia dolci si nutre due volte"... Inoltre, ho potuto apprezzare anche una certa poesia: il latte definito "linfa di vita", il cacao "fragranza d'oltremare", lo zucchero "cristalli di sole", passando per il miele "nettare di prati in fiore" e concludendo con le uova "energie concentrate"... Inutile dire che questi adorabili oggettini abbelliscono adesso i muri color pesca della mia casa ;-), ma a parte il consueto spending spree, trovo che quella frase rappresenti davvero il mio sfrenato amore per la pasticceria e tutto ciò che la riguarda: quando faccio un dolce sento che le mie mani ci trasferiscono qualcosa, un pezzetto del mio stato d'animo, dei miei sentimenti per la persona che lo mangerà. Non faccio mai dolci solo per me. Li faccio invece per chi voglio nutrire sì nel corpo(anche se di quello magari se ne farebbe volentieri a meno), ma anche e soprattutto nel cuore e nella mente, perchè per me la pasticceria fa questo per te, lettore sconosciuto: nutre la tua anima di calore, sicurezza e tranquillità. Senza ovviamente trascurare l'innegabile fatto che i dolci sono buoni, tanto buoni... buonissimi!
Dato che quest'oggi sono in vena di citazioni, tanto vale che vi dica anche questo: avete visto l'epico film Julie and Julia, vero?! Molto bene. Allora ricorderete sicuramente questa frase detta da Julie Powell: "IL BURRO NON E' MAI TROPPO". 


Devo aggiungere altro??...



Ah, beh a dir la verità si: stasera mi son preparata un risolatte per la colazione di domattina...ed ho usato il riso venere...e il risultato é stato un risolatte viola...così ho deciso che ci abbinerò la tisana al mirtillo per fare pendant. Vi farò sapere se il mio amato riso venere è adatto per dolcificare (nel senso di fare dolci), visto che la mia cara madre me l'aveva caldamente sconsigliato =)